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Mi chiamo Andrea Costa e sono nato il 17 aprile 1991 a Napoli. Ho deciso di aprire questo spaces, per condividere i libri che leggo, magari commentarli anche. Vorrei tanti lettori, in modo da far da poter scambiare opinioni e migliorare dal punto di vista intellettuale.

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21/01/09

L'ermetismo letterario

Il termine, coniato da Francesco Flora nel 1936, rimanda all'idea di una magia della parola poetica. Alla base di questo movimento, che ebbe come modello i grandi del decadentismo francese,come Stéphane Mallarmé, Arthur Rimbaud e Paul Valéry, si trova un gruppo di poeti, chiamati ermetici, che seguirono gli insegnamenti di Giuseppe Ungheretti e di Eugenio Montale

Con il termine Ermetismo si intende una poesia chiusa (ermetica) e volutamente complessa, attraverso un susseguirsi di analogie difficilmente interpretabili, fatte a sfiorare un noumeno spesso insondabile. Questo termine fa anche riferimento alla figura magico-mistica di Ermete Trismegisto (tre volte Grande), al quale erano stati attribuiti testi misterici e spirituali del II-III secolo dopo Cristo, ispirandosi all'antica sapienza egizia, celata nell'enigmatico linguaggio dei geroglifici.

I poeti ermetici perseguono l'ideale di una “poesia libera pura” da ogni finalità pratica, senza scopo educativo. Il tema centrale della poesia ermetica è il senso della solitudine disperata dell'uomo moderno che ha perduto fede negli antichi valori, nei miti della civiltà romantica e positivistica e non ha più certezze a cui ancorarsi saldamente. Egli vive in un mondo incomprensibile sconvolto dalle guerre e offeso dalle dittature per tanto il poeta ha una visione della vita sfiduciata, priva di illusioni. Costoro rifiutano la parola come atto di comunicazione per lasciarle solo il carattere evocativo. La poesia degli ermetici è una poesia di stati d'animo, di ripiegamento interiore espresso in un tono raccolto e sommesso, con un linguaggio raffinato ed evocativo che sfuma ogni riferimento diretto all'esperienza in un gioco di allusioni.

All'interno dell'Ermetismo sono presenti due filoni: Cattolico o Purista e Laico o Storicista. Nel primo filone è presente il tema dell'"assenza" che è anche "attesa" verso una figura salvifica, nel filone purista l'analogia risulta essere complessa,in quanto è più lontana dalla realtà. Nel filone Storicista, invece, l'analogia è più vicina alla realtà Questi due filoni non sono contrapposti ma vicini.

Gli ermetici si servono della forma dell'analogia per rappresentare la condizione tragica dell'esistenza umana isolandosi in uno spazio interiore a difesa dalla retorica fascista.

I poeti Ermetici si ispirarono al secondo libro di Ungaretti, ovvero "Sentimento del Tempo", dove all'interno di esso erano presenti analogie complesse; quindi possiamo considerare Ungaretti come precursore degli Ermetici.

Nel campo della critica ermetica autorevole fu la figura di Carlo Bo che, con il suo discorso La letteratura come vita del 1938, scrisse il vero manifesto ermetico parlando di poesia intesa come momento dell' assoluto. Tra gli altri teorici e critici dell'ermetismo si ricordano Oreste Macrì,Giansiro Ferrata,Luciano Anceschi e lo stesso Mario Luzi

Lo stile difficile e chiuso nella ricerca della forma analogica, insieme all'approfondimento di una nascosta esperienza interiore, contraddistinse questo gruppo che, rifiutando in modo diretto ogni impegno politico e sociale , cercava di staccarsi dalla cultura fascista. Tra questi giovani intellettuali, alcuni assunsero posizioni antifasciste come Romano Bilenchi,Elio Vittorini,Alfonso Gatto e Vasco Pratolini. La tradizione è la migliore alleata dell'ermetismo.

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